Quando il comune di Cagliari, nel 1997, cominciò a chiedere al Centro di Accoglienza San Vincenzo di ospitare ragazzi affidati al Servizio Sociale dal Tribunale dei Minori, l’associazione non si limitò a fornire loro un “riparo sicuro” creando una Casa di pronta accoglienza, in Via Lanusei, a Cagliari, ma si occupò anche di fornire loro una educazione scolastica.

Come la buona madre, anche l’insegnante «deve essere sempre pronta ad accogliere» e il bambino, soprattutto quello che arriva da una storia difficile e complicata di vulnerabilità, ha necessità di sentirsi in qualche modo a “casa”, al sicuro.

L’accoglienza prima ancora di trasformarsi in azione o in una progettazione pedagogica, è un modo d’essere. Che sia riservata ai piccoli o ai grandi, ai più o meno fragili, poco importa. L’accoglienza è un concetto universale, una potente qualità umana in grado di infondere sicurezza nell’Altro.